Ogni anno, a metà agosto, il cuore di Curtatone batte all'unisono con la tradizione. La Fiera delle Grazie non è solo un evento, ma un ponte tra passato e presente, tra devozione e comunità. Fin dal 1425, quando il V Capitano del Popolo, Granfrancesco Gonzaga, la istituì ufficialmente, questa fiera ha visto il susseguirsi di mercanti, pellegrini, artisti e devoti, mantenendo intatto il suo spirito originario: un luogo di incontro, di scambio, di meraviglia.
Oggi, come allora, la Fiera delle Grazie continua a vivere grazie all'impegno e alla passione del Comune di Curtatone, che si occupa della complessa macchina organizzativa per garantire che ogni dettaglio sia perfetto. L'ufficio patrimonio lavora dietro le quinte affinché la magia possa accadere: dall'allestimento dei palchi e dei gazebi che ospitano spettacoli e incontri, alla gestione dei servizi elettrici e idraulici, fino al piano di emergenza che assicura la sicurezza di tutti. Nulla è lasciato al caso, perché ogni angolo di questa festa deve risplendere della sua bellezza secolare.
La notte del 14 agosto, quando i Madonnari iniziano a tracciare i loro capolavori effimeri sul sagrato del Santuario, l'atmosfera si carica di emozione. Le mani impolverate di gesso danno vita a immagini che raccontano la fede, la storia e l'arte in un unico, intenso respiro. E al sorgere del sole, il 15 agosto, il miracolo si compie: la Fiera si anima, i vicoli si riempiono di colori, suoni e profumi, e la comunità si ritrova, ancora una volta, a celebrare un rito che si rinnova da secoli.
Non è solo una festa. È un'eredità che il Comune di Curtatone custodisce e valorizza, permettendo a tutti di essere parte di qualcosa di grande, di antico, di vivo. La Fiera delle Grazie non è solo un evento del calendario: è il cuore pulsante di una tradizione che non smette mai di emozionare.