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Premio Battaglia di Curtatone e Montanara - Dante Mortet

Dante Mortet e l’emozione di portare Mantova a Roma

Dante Mortet, rinomato artigiano romano della Bottega Mortet, racconta il significato profondo di un progetto che ha unito due città simbolo della cultura italiana: Mantova, patria di Virgilio, e Roma, culla della civiltà.

In occasione dell’anno giubilare dedicato a Virgilio, è stato proprio Dante – che di nome e di spirito richiama il Sommo Poeta – a ridare vita a un legame simbolico e potente: da Mantova, Virgilio torna idealmente a Roma, grazie all’arte e alla maestria di chi, con passione, scolpisce non solo il marmo ma anche la memoria.

Per Mortet, però, la grandezza di questa esperienza non risiede solo nell’opera in sé, ma nel valore del lavoro di squadra. «Tutto quello che abbiamo raggiunto – sottolinea – lo abbiamo fatto insieme». È grazie all’impegno condiviso, alle mani e ai cuori di chi ha collaborato al progetto, che si è potuto portare alla ribalta nazionale la bellezza di Mantova, la sua cultura e le sue tradizioni.

«Non sono mantovano, ma mi ci avete fatto sentire», confessa con gratitudine. E questo è forse il dono più bello: aver costruito un ponte tra territori, persone e storie, rendendo l’artigianato non solo un mestiere, ma un linguaggio capace di unire.

Un grazie sincero, dunque, da Dante Mortet a Mantova. E da Mantova a chi ha saputo raccontarla così bene.