Terza tappa di questo itinerario è il monumento ai dieci militari italiani fucilati all’Aldriga, lungo la Cremonese, a pochi passi dal centro di Curtatone.
Il 19 settembre 1943 dieci giovani soldati furono prelevati dal campo di concentramento di San Giorgio e condotti, con l’inganno, nei pressi di una cascina sulle rive del Mincio. Sotto la minaccia dei fucili, furono costretti a scavare la propria fossa.
Uno dopo l’altro vennero legati a un pioppo e fucilati. I corpi furono poi gettati nella buca che loro stessi avevano scavato. Un soldato tedesco tracciò su una croce di legno l’iscrizione: “19/09/1943”.
Binda Luigi, Corradini Mario, Passoni Attilio Andrea, Rimoldi Francesco, Arisi Giuseppe, Bianchi Giuseppe, Colombo Bruno, Colombi Mario, Corti Angelo Alessandro, Pecchenini Luigi.
Il cippo che oggi si erge sul luogo del massacro fu inaugurato il 19 settembre 1947, grazie alla generosità della marchesa Maria Fochessati, vedova Guidi di Bagno.
L’eccidio, inizialmente giustificato dai tedeschi come rappresaglia per un presunto attacco italiano, fu in seguito riconosciuto come un atto di pura crudeltà e intimidazione, simbolo del terrore che segnò quei giorni oscuri.