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CURTATONE RICORDA LE DODICI VITTIME DEL “PALAZZO DEI VETRI”

Il 23 dicembre 1944 rimane una delle date più tragiche della storia di Curtatone. Quel pomeriggio, il Palazzo dei Vetri, allora residenza vescovile e oggi conosciuto come Casa del Sole, venne colpito da una bomba alleata. L’edificio ospitava gli infanti dell’Istituto per lattanti “Soncini” di Mantova, trasferiti lì per sfuggire ai bombardamenti sulla città, insieme a una giovane suora assistente.

Nonostante il trasferimento in un luogo considerato sicuro, il destino volle che proprio lì si consumasse la tragedia: undici bambini, tutti di età inferiore ai tre anni, e la suora Maria Evelina Giulio, di 24 anni, persero la vita sotto le macerie. Altri piccoli furono miracolosamente estratti ancora in vita grazie all’immediato intervento di volontari del paese, dei vigili del fuoco di Mantova, del vescovo dell’epoca monsignor Menna e di numerose altre autorità locali e provinciali.
 
CURTATONE RICORDA LE DODICI VITTIME DEL “PALAZZO DEI VETRI”
A ricordo di questa drammatica vicenda, è stata posta una lapide commemorativa sul marmo dell’edificio con un’iscrizione che onora il loro ricordo e il coraggio di chi li assisteva. La comunità di Curtatone si raccoglie ogni anno in memoria delle vittime, sottolineando l’importanza della solidarietà, della cura dei più piccoli e della pace, valori fondamentali che emergono anche dalle pagine più dolorose della storia.

Un ricordo che resta vivo nella memoria collettiva di Curtatone, testimone della tragedia e simbolo del valore della vita, della protezione dei più vulnerabili e della responsabilità di non dimenticare.