Una ventata di libertà attraversa l’Europa: è il 1848, anno di rivoluzioni, ideali e speranze. Anche l’Italia si solleva contro i domini stranieri. Mentre a Venezia, Milano e Brescia le popolazioni insorgono, il 29 maggio 1848 il territorio mantovano diventa teatro di una delle battaglie più eroiche del Risorgimento: la Battaglia di Curtatone e Montanara.
Qui, giovani studenti universitari provenienti da Pisa e Siena, insieme a volontari e soldati del Regno di Napoli e del Granducato di Toscana, affrontano con coraggio e spirito patriottico le truppe austriache del feldmaresciallo Radetzky. Nonostante la sproporzione delle forze, la loro resistenza si protrae per sette ore, segnando un momento di grande valore civile e militare.
L’episodio, ricordato come una delle pagine più nobili del Risorgimento, unisce eroismo e sacrificio: ragazzi poco più che ventenni, professori e cittadini comuni combattono fianco a fianco per un ideale di libertà e indipendenza. La battaglia non si limita a un fatto d’armi, ma diventa simbolo di identità nazionale e di coraggio collettivo.