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2. I Martiri di Belfiore (1851-1855)

Il Contesto: La Repressione Austriaca

Dopo la sconfitta della Prima Guerra d'Indipendenza, l'Impero austriaco strinse ancor più la sua morsa sui territori italiani sottomessi. Mantova, fortezza strategica del Quadrilatero, divenne teatro di una feroce repressione contro i patrioti che continuavano a lottare clandestinamente per l'indipendenza.

La Congiura e gli Arresti

Tra il 1851 e il 1852, le autorità austriache scoprirono una rete cospirativa che coinvolgeva sacerdoti, professionisti, intellettuali e cittadini di Mantova e provincia. Gli arrestati furono processati da tribunali militari austriaci con l'accusa di alto tradimento.

Le Esecuzioni a Belfiore

In una località allora chiamata Belfiore, nei pressi di Mantova (all'epoca territorio di Curtatone, poi passato sotto il comune di Mantova tra la fine dell'Ottocento e gli anni Quaranta del Novecento, come attestano i documenti dell'epoca), furono erette le forche per le esecuzioni. Tra il 1851 e il 1855, undici patrioti vennero giustiziati in diversi luoghi mantovani.

Tra i martiri di Belfiore, a Belfiore furono impiccati don Enrico Tazzoli, Angelo Scarsellini, Bernardo de Canal, Giovanni Zambelli e Carlo Poma il 7 dicembre 1852.
Furono impiccati anche Tito Speri, Carlo Montanari e don Bartolomeo Grazioli (3 marzo 1853) e, più tardi, Pietro Frattini (19 marzo 1853) e Pier Fortunato Calvi (4 luglio 1855 a San Giorgio).
Altri non vennero impiccati: don Giovanni Grioli fu fucilato (5 novembre 1851), mentre le condanne a morte di altri patrioti furono commutate in carcere.

Belfiore divenne, così, simbolo del martirio risorgimentale.

Gli Undici Martiri

I martiri di Belfiore furono:
  • Don Giovanni Grioli - Sacerdote, primo ad essere giustiziato
  • Don Enrico Tazzoli - Sacerdote e intellettuale, figura centrale della cospirazione
  • Angelo Scarsellini - Patriota 
  • Bernardo de Canal - Nobile veneziano
  • Carlo Poma - Medico e patriota
  • Giovanni Zambelli - Patriota 
  • Don Bartolomeo Grazioli - Sacerdote
  • Carlo Montanari - Patriota
  • Tito Speri - Una delle figure più celebri, simbolo del patriottismo mantovano
  • Pietro Frattini - Patriota
  • Pietro Fortunato Calvi - Ufficiale e patriota

Il Significato Storico

Il martirio di Belfiore assunse un'importanza capitale nella costruzione dell'identità nazionale italiana. Questi uomini, che affrontarono la morte con dignità e fermezza, incarnarono i valori del Risorgimento: il sacrificio personale per la libertà collettiva, la resistenza alla tirannide straniera, la fede negli ideali di giustizia e indipendenza.

La Questione Territoriale

È importante sottolineare che Belfiore, all'epoca delle esecuzioni, faceva parte del territorio di Curtatone. Solo successivamente, tra la fine del XIX secolo e gli anni Quaranta del Novecento, questa zona passò sotto la giurisdizione amministrativa del Comune di Mantova. Questo dato storico rafforza ulteriormente il legame tra i tre luoghi del nostro percorso, tutti originariamente compresi nel territorio curtatonese.

La storia risorgimentale e il territorio di Curtatone

La storia risorgimentale e il territorio di Curtatone
La storia risorgimentale affonda radici profonde nel territorio di Curtatone, e Levata custodisce uno dei suoi fili più delicati e preziosi. In questa frazione visse infatti il parroco Luigi Martini, una figura silenziosa ma centrale in quegli anni drammatici: fu lui a dare conforto spirituale ai Martiri di Belfiore negli ultimi momenti della loro vita, accompagnandoli con dignità e coraggio verso il sacrificio estremo.
Luigi Martini, autore del celebre Confortatorio di Mantova, non fu solo un sacerdote: fu una presenza umana e salda accanto a uomini che stavano per morire per un ideale più grande di loro.

Oggi le sue spoglie riposano nel cimitero di Levata, in una tomba appartenente al Comune.
Un luogo semplice, ma carico di memoria, che continua a custodire il legame profondo tra Curtatone e i valori del Risorgimento.

Credit
 "I Colori della memoria - Curtatone: Ieri e oggi" a cura di Gabriella Annaloro, Annalisa Balestreri, Costantino Cipolla, Ezio Gatti ( Franco Angeli, 2010)