Il percorso lungo la Strada della Libertà non è solo un itinerario storico, ma un monito per il presente e il futuro. Ricordare questi martiri significa comprendere che la libertà non è mai definitivamente acquisita, che ogni generazione deve saperla difendere e custodire.
Come scrisse il professor Ettore Bonora nel suo discorso celebrativo del 19 settembre 1945:
"Ricordare, per noi, vuol dire comprendere. E di una vicenda occorre non solo rammentare la data, ma definirne i contorni. Solo così sarà valido il suo insegnamento."
Gli eroi di Curtatone, di Belfiore e dell'Aldriga non cercarono la gloria né il martirio. Erano studenti, sacerdoti, professionisti, operai, contadini: gente comune che, posta di fronte alla scelta tra la libertà e la schiavitù, tra la dignità e la sottomissione, scelse di rimanere fedele ai propri valori, anche a costo della vita.
Il loro messaggio è universale: la storia progredisce quando gli uomini semplici sanno farsi eroi, quando la quotidiana operosità si trasforma in straordinario coraggio, quando l'amore per la propria terra diventa sacrificio per le generazioni future.