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Il Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie

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Paolo Bertelli - Storico dell’arte
Ci troviamo all'interno del Santuario della Beata Vergine delle Grazie, qui a Curtatone, vicino a Mantova. Un tempio che ha una storia straordinaria, che è esso stesso un ex voto, nato proprio a causa di una pestilenza. Siamo sulla fine del Trecento, quando capitano del Popolo è Francesco Primo Gonzaga. Per il suo voto questo santuario, che già esisteva almeno dal mille se non prima, viene completamente rinnovato nelle linee gotiche che al giorno d'oggi vediamo, ma di più questo luogo diventa un centro di fede e di arte.
Ecco che genti da ogni angolo d'Italia, anche dall'estero, arrivano qui vicino a Mantova per la Madonna delle Grazie che è sull'altare maggiore. Sull'impalcato ligneo che è ai lati della navata si assiepano queste statue che vengono realizzate proprio come ex voto, popolani, gente che si salva dalla condanna a morte, gli stessi guerrieri dei Gonzaga qui offrono le loro armature. E su tutto, tutte queste centinaia se non migliaia di piccoli ex voto che sono di cera, proprio a testimoniare le guarigioni che ci sono state.
Il santuario di fatto ha una storia lunga, che si snoda per secoli, che ha visto passare qui re, papi, imperatori, fino all'ultimo Giovanni Paolo II che è stato qui nel 1991 per celebrare San Luigi Gonzaga e che ha firmato un grande lavoro fatto dai Madonnari sul piazzale proprio qui di fronte e tuttora alle mie spalle, nell'angolo sinistro per chi guarda le vostre immagini potrà vedere un pezzo dell'asfalto con ancora la sigla del papa ormai diventato santo.
Il santuario sorge non a caso sulle rive del Mincio, è un posto se vogliamo strategico perché qui passano due importanti strade quelle che da Mantova va a Cremona e che proprio qui si divide con un ramo che va appunto verso Brescia, ma soprattutto il lago superiore è un punto se vogliamo di straordinaria bellezza dove un santuario aveva appunto modo di essere elevato, è un punto di contatto, le genti che venivano dall'Alto Mantovano o che si dirigevano da e verso Mantova qui trovavano approdo, è quindi anche un punto di comunicazione, è un punto poi dove l'acqua incontra la terra, quindi un luogo se vogliamo tra virgolette magico, dove magico è un termine in questo caso assolutamente positivo, anche la natura qui sembra voler dare il suo meglio per rendere questo luogo affascinante, bello, pieno di spirito, pieno davvero di grazie.

 

Il Santuario della Beata Vergine delle Grazie, a Curtatone, è uno dei luoghi di culto più affascinanti e ricchi di storia della Lombardia. La sua origine risale alla fine del Trecento, quando Francesco I Gonzaga, Capitano del Popolo, lo fece erigere come ex voto per la liberazione dalla peste. L’edificio, che sorgeva già da secoli come luogo di devozione mariana, fu rinnovato nelle forme gotiche che ancora oggi possiamo ammirare, trasformandosi in un centro di fede e di arte che attira pellegrini e visitatori da tutta Italia e dall’estero.

Al suo interno si conserva un patrimonio straordinario: statue votive, armature donate dai guerrieri dei Gonzaga, migliaia di piccoli ex voto in cera a testimonianza di guarigioni e grazie ricevute. L’imponente impalcato ligneo lungo la navata, popolato da figure a grandezza naturale, racconta storie di devozione popolare, di salvezze e promesse mantenute.

Il santuario ha attraversato i secoli diventando meta di re, papi e imperatori. Tra i momenti più significativi della sua storia recente, la visita di San Giovanni Paolo II nel 1991, che celebrò qui San Luigi Gonzaga e lasciò la sua firma su un’opera realizzata dai Madonnari nel piazzale antistante.

La sua posizione, sulle rive del Mincio, ne esalta ulteriormente il fascino: un crocevia tra Mantova, Cremona e Brescia, immerso in un paesaggio suggestivo in cui acqua e terra si incontrano. Questo luogo, dove fede, storia e natura dialogano in armonia, continua a essere da secoli uno spazio privilegiato di spiritualità e bellezza, un santuario che dona davvero “grazie” a chi lo visita.